L’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este intende narrare attraverso questa raccolta la storia sociale, familiare e di comunità che ha interessato i siti delle VILLÆ (Villa Adriana, Villa d’Este, Santuario di Ercole Vincitore, Mensa Ponderaria e Mausoleo dei Plautii), in cui sono ancora oggi fortemente indicizzati i segni dell’evoluzione occupazionale, industriale, artigianale, imprenditoriale ed economica che ha caratterizzato il territorio tiburtino e che ha inevitabilmente lasciato tracce anche sul paesaggio, parte integrante di esso. Per ragioni di ordine storico, il periodo di interesse parte dalle origini della fotografia, dalle prime testimonianze dell’Ottocento, fino all’affermazione del “digitale” intorno agli anni Novanta del secolo scorso. Un cenno particolare è rivolto al Santuario di Ercole Vincitore a fronte della vocazione industriale del sito, a partire dal Seicento, esemplificativa del progresso tecnologico europeo (fabbrica armigera della Camera Apostolica dal 1612, fonderia istituita da Luciano Bonaparte nel 1802, Centrale Idroelettrica Mecenate installata nel 1886 dalla Società per le Forze Idrauliche, cartiera dell’industriale tiburtino
Giuseppe Segrè nel 1889). L’archivio fotografico Salvati-Perini costituisce una fonte fondamentale e il primo tassello per la ricostruzione storica del territorio locale.